Comunicato Stampa
Fagioli : “In
4 anni il numero dei docenti in Geologia è crollato del 15%”.
Fragale : “A
50 anni dalla legge istitutiva la politica italiana non ha ancora compreso il
valore sociale e le reali potenzialità del geologo. A Napoli stileremo un documento finale con
proposte mirate al riconoscimento del ruolo cardine del geologo nella tutela
degli interessi dei cittadini e dello Stato”.
“La geologia accademica italiana è a serio rischio di
estinzione: di 29 Dipartimenti ne sono rimasti solo 8, il numero dei docenti che devono formare le
nuove leve negli ultimi 4 anni si è ridotto almeno del 15%. La riforma “Gelmini” con la sua filosofia
mercatistica di ”risparmio degli sprechi e miglioramento” basati solo sulla
quantità, ha pesantemente colpito aree numericamente di nicchia, quale la
geologia, in totale spregio dei suoi insostituibili ruoli per l’interesse per
la collettività”. Lo ha affermato il Presidente dell’Ordine dei
Geologi della Toscana , Maria Teresa
Fagioli . L’evento di Napoli , il Congresso Nazionale di tutti i geologi
italiani , dovrà rappresentare una svolta politica epocale per l’Italia e per
l’intera categoria dei geologi . Un
Congresso voluto dal Consiglio Nazionale dei Geologi e dagli Ordini regionali
per imboccare il percorso decisivo.
“A tutt’oggi il
Decreto definito “salva geologia” che doveva rimediare a questa tortura – ha
denunciato Fagioli - è fermo in Parlamento: l’argomento non sembra
interessare.
Negli ultimi anni,
con l’evoluzione del clima caratterizzata dal riscaldamento globale e da
piogge concentrate fino a due decenni fa ritenute eccezionali, abbiamo
assistito ad una crescita esponenziale di dissesti e disastri che hanno
coinvolto e coinvolgono pesantemente pressoché l’intero territorio nazionale;
tutti, almeno a parole, sono d’accordo nel sostenere che servono geologi e per il geologo sono, o è meglio dire
dovrebbero essere, cresciute le occasioni di lavoro.
Al contrario, con atteggiamento che potremmo definire
schizofrenico, la macchina politico burocratica che gestisce la cosa pubblica,
i geologi sembra sistematicamente snobbarli o sottoutilizzarli, siano essi
liberi professionisti o dipendenti della cosa pubblica stessa.
A ciò si aggiunge la marginalizzazione degli
insegnamenti delle scienze geologiche nelle scuole secondarie di secondo grado,
dove le nozioni di base di Scienze della Terra sono state ridotte a poche
“pillole” limitate nei soli primi due anni e disperse tra concetti di biologia
e chimica all’interno del solo ambito formativo delle “Scienze”. Una simile
decimazione culturale, se non si interviene, produrrà la rapida contrazione
delle
opportunità di lavoro per il geologo, soprattutto in ambito libero
professionale.
Il problema di fondo è che
la maggioranza dei nostri politici e pubblici amministratori semplicemente
ignora ruolo, compiti e potenzialità della professionalità dei geologi, e le
generazioni oggi in età scolare rischiano di saperne sempre meno”.
“La
legge istitutiva della professione del geologo risale a ben 50 anni fa e da
allora la politica non ha ancora compreso il valore sociale e le reali
potenzialità di tale figura . Gli
obiettivi del Congresso di Napoli - ha
concluso Francesco Fragale ,
Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria - saranno anche quelli di consolidare e
strutturare gli attuali ambiti occupazionali della professione, evidenziare la
possibilità di coprire nuovi settori lavorativi, individuare strategie per
indirizzare la professione verso le richieste del mercato formulando proposte
normative da sottoporre all’attenzione della politica. Stileremo un documento
finale contenente proposte mirate al riconoscimento del ruolo cardine del
geologo nella tutela degli interessi generali dei cittadini e dello Stato,
fondamentale per la crescita economica del Paese, attraverso anche l’avvio di
efficaci attività collaborative con le istituzioni”. Il 28 , 29 , 30 Aprile
centinaia di geologi a Napoli per il Congresso Nazionale .
Nessun commento:
Posta un commento