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martedì 7 luglio 2015

Paleontology rules

Mi spiace per il coautore di questo blog, il mio buon amico Andrea, ma purtroppo per lui, anche quest'anno si dovrà sciroppare un sacco di Paleontologia. Volente o no. L'uscita di Jurassic World, remake di Jurassic Park- certo che a Hollywood la fantasia scarseggia ultimamente - fa si che vi sia  un profluvio di discussioni sui dinosauri  e sulla Paleontologia in generale. Certo dobbiamo stare attenti alla trasformazione di quella che è una Scienza, e che Scienza, in un fenomeno da baraccone, trattato con superficialità e sciatteria, il film è solo un film, pieno di, diciamo, "licenze" cinematrografiche, e non va usato come corso breve di Paleontologia dei Vertebrati, può essere spunto per trattare temi scientifici o usato come volano per rilanciare temi paleontologici, ma va visto per quello che è: svago e basta. La Paleontologia è altro. Quest'anno la Paleontologia Italiana conosce due momenti espositivi importanti, che vanno valorizzati per la loro innovatività nel panorama italiano e che  devono essere occasione di dibattito scientifico e riflessione sulla stato di questa disciplina nel nostro paese. Il primo è la mostra in corso a Palazzo Dugnani a Milano - che visiteremo certamente - sullo Spinosaurus . Dinosauro agli onori della cronaca per nuove importanti scoperte sulla sua fisiologia, conseguite anche con l'importante contributo di ricercatori italiani. L'altro è la mostra sul mosasaurus che si terrà in autunno a Bologna in occasione della Settimana delle geoscienze e di cui parleremo prossimamente.Tali eventi espositivi sono occasione per portare in Italia i big della Paleontologia mondiale. E, infatti, in questi giorni, a latere della mostra milanese c'è stata una conferenza di Jack Horner., avente tema le "bardature" dei dinosauri. L'uomo è una "Paleostar", professore all'Università del Montana, fu tra i primi a capire che i dinosauri potevano fornire cure parentali ai propri cuccioli. E' molto personaggio, lui e Bob Bakker, altra star del settore, sono il classico incrocio tra Indiana Jones e James Cook, a loro s'ispirò Crichton per il personaggio del Paleontologo di JP. E prorio Horner è stato anche tra i consulenti di Spielberg per Jurassic Park e, fortunatamente, lo ha fatto specificando che il film è appunto un film per divertire e non un documentario. Per cui - parole testuali - è zeppo d'errori.  Horner è tra i più convinti sostenitori dello stretto legame parentale tra dinosauri e uccelli attuali, per altro ormai assodato, tanto da spingerlo a "ridisegnare" i dinosauri, rendendoli assai più simli agli uccelli nelle movenze, nel colore e nel "piumaggio". E' probabile, secondo Horner - concetto che ha ribato anche a Milano - che i dinosauri apparissero ben diversi da come sino a oggi li abbiamo rappresentati - e da come Hollywood ancora li propina. Ma siamo pronti a un Velociraptor piumato e multicolore che si comporta come un grosso pollo?
Vi lascio con un bel video - in inglese - in cui il professor Horner illustra la sua posizione, da notare lo stile delle conferenze negli USA, diciamo che sono lezioni più accattivanti di quelle tipiche dei nostri atenei - un po' più teatrali. D'altronde quando uno ormai è una Paleostar, se lo può permettere.




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