Mi spiace per il coautore di questo blog, il mio buon amico Andrea, ma purtroppo per lui, anche quest'anno si dovrà sciroppare un sacco di Paleontologia. Volente o no. L'uscita di Jurassic World, remake di Jurassic Park- certo che a Hollywood la fantasia scarseggia ultimamente - fa si che vi sia un profluvio di discussioni sui dinosauri e sulla Paleontologia in generale. Certo dobbiamo stare attenti alla trasformazione di quella che è una Scienza, e che Scienza, in un fenomeno da baraccone, trattato con superficialità e sciatteria, il film è solo un film, pieno di, diciamo, "licenze" cinematrografiche, e non va usato come corso breve di Paleontologia dei Vertebrati, può essere spunto per trattare temi scientifici o usato come volano per rilanciare temi paleontologici, ma va visto per quello che è: svago e basta. La Paleontologia è altro. Quest'anno la Paleontologia Italiana conosce due momenti espositivi importanti, che vanno valorizzati per la loro innovatività nel panorama italiano e che devono essere occasione di dibattito scientifico e riflessione sulla stato di questa disciplina nel nostro paese. Il primo è la mostra in corso a Palazzo Dugnani a Milano - che visiteremo certamente - sullo Spinosaurus . Dinosauro agli onori della cronaca per nuove importanti scoperte sulla sua fisiologia, conseguite anche con l'importante contributo di ricercatori italiani. L'altro è la mostra sul mosasaurus che si terrà in autunno a Bologna in occasione della Settimana delle geoscienze e di cui parleremo prossimamente.Tali eventi espositivi sono occasione per portare in Italia i big della Paleontologia mondiale. E, infatti, in questi giorni, a latere della mostra milanese c'è stata una conferenza di Jack Horner., avente tema le "bardature" dei dinosauri. L'uomo è una "Paleostar", professore all'Università del Montana, fu tra i primi a capire che i dinosauri potevano fornire cure parentali ai propri cuccioli. E' molto personaggio, lui e Bob Bakker, altra star del settore, sono il classico incrocio tra Indiana Jones e James Cook, a loro s'ispirò Crichton per il personaggio del Paleontologo di JP. E prorio Horner è stato anche tra i consulenti di Spielberg per Jurassic Park e, fortunatamente, lo ha fatto specificando che il film è appunto un film per divertire e non un documentario. Per cui - parole testuali - è zeppo d'errori. Horner è tra i più convinti sostenitori dello stretto legame parentale tra dinosauri e uccelli attuali, per altro ormai assodato, tanto da spingerlo a "ridisegnare" i dinosauri, rendendoli assai più simli agli uccelli nelle movenze, nel colore e nel "piumaggio". E' probabile, secondo Horner - concetto che ha ribato anche a Milano - che i dinosauri apparissero ben diversi da come sino a oggi li abbiamo rappresentati - e da come Hollywood ancora li propina. Ma siamo pronti a un Velociraptor piumato e multicolore che si comporta come un grosso pollo?
Vi lascio con un bel video - in inglese - in cui il professor Horner illustra la sua posizione, da notare lo stile delle conferenze negli USA, diciamo che sono lezioni più accattivanti di quelle tipiche dei nostri atenei - un po' più teatrali. D'altronde quando uno ormai è una Paleostar, se lo può permettere.
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