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sabato 23 maggio 2015

mi dia un etto di mammuth, tagliato fine...

Certo non siamo così romantici e infatuati dal non capire che è un'operazione smaccatamente commerciale, finalizzata a promuovere una catena di supermercati, attirando le famiglie, adescandone i figli con il possente richiamo che, da sempre, i grandi sauri esercitano sui cuccioli d'uomo e contemporaneamente un marchio di giocattoli  dr Steve Hunters a carattere paleontologico, che va detto sono proprio ben fatti ed ad alto contenuto didattico  (non a caso derivano da un'espererienza imprenditoriale che, secondo me, ha trovato una via originalissima per coniugare impresa e studio paleontologico di alto livello); però, non siamo nemmeno così snob da non vedere anche i lati positivi che l'iniziativa di esporre per supermercati una replica di scheletro di Tyrannosaurus Rex a grandezza naturale, indubbiamente, ha. In primis, fa indiretta promozione alle Scienze della Terra, ricordando la magia, il fascino e la complessità che queste hanno, consente di attirare opinione pubblica e di farla familiarizzare con i suoi concetti.
Molti di quelli che sono diventati Paleontologi o Geologi come chi scrive, al di là poi dei campi in cui effettivamente hanno esercitato la professione, lo debbono al richiamo che da bambini esercitarono su di loro le strabilianti faune mesozoiche: per le Geoscienze e la Paleontologia in particolare, i Dinosauri sono un brand fortissimo, tipo Venezia per il turismo. Certo il brand andrebbe sfruttato meglio, visto che, almeno nel caso italiano, questo non avviene e sono altri settori quelli che si giovano della forza mediatica dei dominatori del mesozoico. Le Geoscienze italiane non se la passano bene per molti motivi, l'insipienza della politica certo, la scarsa avvedutezza del mondo economico pure, ma anche la presuntuosa chiusura di tanta parte del mondo accademico, che va ormai per consunzione. Se l'Università non ritrova una feconda sinergia con società, cultura, imprese, tecnica e tecnologia, temo le Scienze della Terra in Italia faranno la fine delle Ammoniti, che oggi son più affare da marmisti.
Il rischio è che fanciulli di oggi, ammaliati dal canto del Dinosauro, domani non trovino da nessuna parte nel bel paese dove poter studiare e apprendere quello staordinario racconto che solo la Paleontologia e le Geoscienze possono narrare.
Per cui oltre a portare i bimbi a queste occasioni, riflettiamo sull'importanza dello studio e tutela dei geositi e del patrimonio paleontologico, sulla valorizzazione della musealità, ma anche su tutti quelli aspetti  quotidiani e tangibili, dove le Scienze della Terra sarebbero indispensabili, per una miglior permanenza dell'Uomo su questo Pianeta.

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