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sabato 12 dicembre 2015

#AppuntisemiseridiPaleontologia 1: Pygope tra ontogenesi e erotismo

Inizia oggi una serie di interventi, a fine ludico didattico, a tema Paleontologico, per conoscere gruppi tassonomici e aspetti evoluzionistici. I fossili  hanno enorme importanza nella comprensione del funzionamento della vita sulla Terra e non  sono semplici oggetti di un vuoto collezionismo, o un lezioso passatempo. Ognuno di essi di racconta qualcosa, sulla storia della vita e, a volte, anche della nostra personale, uno mi è particolarmente  simpatico, perché è legato ad un aneddoto dei miei anni universitari, che farà, forse, ancora sorridere i miei compagni di allora presenti al fatto. Il fossile è un brachiopode (invertebrati con guscio a due valve, che vivono fissati sul fondo marino con un peduncolo carnoso che gli esce da un foro sul guscio, sulla Terra, con alterne fortune,  dal Cambriano - 590 mln di anni fa - tutt'ora esistenti), del genere Pygope (nella foto Pygope janitor, fonte internet - presente sulla Terra a cavallo tra il Giurassico superiore e il Cretaceo inferiore - a spanne tra i 150 e i 120 mln di anni fa). Questo genere di brachipode ha un curioso foro nel mezzo del guscio. Ed è un'esempio classico della legge di ricapitolazione di Haeckel del 1866, la cosiddetta ontogenesi (la crescita dell'individuo, non la nascita degli onti...) che ricapitola la filogenesei (l'evoluzione delle specie), studiando infatti fossili coevi di Pygope, che rappresentavano individui in diverse fasi di crescita, si è visto come questi ricalcassero il percorso evolutivo del genere, che aveva visto il progressivo accentuarsi della bipartizione del guscio e successiva richiusura con formazione di foro centrale (altro esempio di tale legge lo abbiamo se osserviamo gli stadi di sviluppo dell'embrione umano). Ecco questo è Pygope, in soldoni, il fatto simpatico cui è legato, avvenne il giorno in cui il nostro professore di Paleontologia all'Università, uomo che non si potrebbe definire molto affabile (almeno con gli studenti...), tentò simpaticamente d'introdurre la presentazione di questo fossile... ci chiese di non scandalizzarci di fronte ad esso, per via della forma che a suo dire n'evocava in maniera troppo immediata e evidente un'altra, assai procace, ma sopratutto peccaminosa, ci disse sottovoce, che esso raffigurava il fondoschiena (usò un termine più esplicito, ma per rispetto dell'istituzione edulcoro le parole) di una prostituta nigeriana. Qualcuno tentò il sorriso, ma in più d'uno ci chiedemmo: ma che frequentazioni ha quest'uomo.... e sopratutto, ma perché proprio di nigeriana (il perché fosse di prostituta ci era, invece, abbastanza ovvio...)?

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