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domenica 14 giugno 2015

Geologia della Marca

Carta dei Suoli prov. TV - fonte ARPAV.
Presentata il 5 giugno scorso la carta Geomorfologica della Provincia di Treviso, a breve disponibile on-line sul geoportale trevigiano. siamo stati alla presentazione e non possiamo non essere soddisfatti. Va riconosciuto a diverse Province venete, di aver fatto un grande sforzo con i loro uffici di produzione di importante documentazione sulla conoscenza del proprio territorio. La carta Geomorfologica della Provincia di Treviso, unita a quella di Venezia consente di avere un significativo quadro conoscitivo generale, rilevando gli aspetti morfologici, geologici, archeologici e d'interazione antropica. Altro aspetto che ci compiace assai è che questi lavori nascono da una fattiva collaborazione tra enti, operatori economici-finanziari (la Cassamarca nel caso trevigiano) e Università, in questo lavoro ben rappresentata la nostra Patavina, con i Professori Bondesan, Preto, Meneghel (citiamo quelli visti in sala... ce li ricordavamo meno grigi, però) e gli altri che hanno collaborato - segno che se si vuole, l'Univerisità si sa  aprire e sa dare un contributo forte nella produzione di conoscenze e di applicazione delle medesime.
La Carta Geomorfologica della Provincia di Treviso, ha, in primis, un valore culturale, poiché fornisce un quadro di conoscenze organico del territorio e del paesaggio, permette di comprendere il perché di alcune forme e dell'importanza di alcuni siti. Vi è poi il valore, per l'appunto, di tutela ambientale, avere contezza delle peculiarità di taluni siti, è elemento imprescndibile per poterne avere cura e vi è, infine, l'aspetto più rilevante: tale documento deve diventare patrimonio di tutti, dei tecnici, delle istituzioni e dei cittadini. Deve essere strumento di partenza per la pianificazione territoriale, pianificazione che non deve ripere gli errori del passato, ossia urbanizzazioni realizzate senza curarsi delle caratterisitche  dei luogni, pratica che ha portato oggi a confrontarsi con degrado ambientale e georischi. Ecco perché conoscere gli aspetti del proprio territorio è fondamenale, ci auguriamo che vi siano occasioni per divulgare tale carta e che le amministrazioni locali trevigiane si svorzino di approcciarvi, vista anche la chiarezza espositiva del testo, che lo rende accessibile anche ai non geologi. E' ovviamente anche il mondo tecnico - professionale, se se lo studia, male non fa.

venerdì 5 giugno 2015

Non é un paese per Geologi... o forse sì?

Le Geoscienze, in Europa, qualche colpo pare lo battano; é di questi giorni l'uscita on-line di un Opuscolo predisposto dalla Società Geologica Inglese, tradotto in italiano con la collaborazione del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG), che ha lo scopo di ripercorrere i molti campi di pertinenza delle Scienze della Terra e le poliedricità del ruolo dei Geologi. Il pamphalet (spero si scriva così) ricorda quello elaborato qualche tempo fa dalla Società Geologica Italiana - La Geologia per l'Italia - a cui avevo dedicato un mio personale commento. Ovviamente qui le riflessioni sono in chiave Europea. Ritengo particolarmente utile sottolinerare le ultime pagine che esprimono alcuni concetti chiave. Il primo è la difficoltà quotidiana del geologo di dover lavorare su modelli spesso incompleti e  talora incompletabili e su questi fare ipotesi e previsioni, avendo poi la difficoltà di comuncare senza che, invece della complessità del processo previsionale, venga percepito un certo qual senso d'imprecisione o d'incapacità di dare elementi concreti. 
Vi è poi una riflessione sulla necessità di rendere più aderenti i programmi universitari alle esigenze tecniche odierne e dotare di adeguati supporti finanziari la ricerca nei vari campi delle geoscienze. Ecco, qui la domanda sorge spontanea, nel tradurre questa parte, l'esimio CNG, l'arretratezza e la ristrettezza della situazione italiana, in aperto contrasto con quanto esposto nel testo, l'hanno percepita o lo sentita solo io?